Le auto ibride e la mobilità sostenibile: una scelta responsabile
All’interno di questo articolo parleremo delle auto ibride e della loro importanza in relazione alla mobilità sostenibile.
- Auto ibride: un cambiamento inevitabile
- Auto ibride: costi e convenienza
- Auto ibride: le diverse tipologie
- Car Specialist
Auto ibride: un cambiamento inevitabile
La mobilità sostenibile è un passaggio inevitabile del mondo Automotive verso il futuro. Nel corso degli anni le autovetture si sono migliorate costantemente, riducendo consumi e inquinamento. La tecnologia, infatti, ha fatto passi da gigante rispetto anche solo a 30 anni fa.
Negli anni Ottanta, infatti, il livello di inquinamento era già una tematica importante e le case automobilistiche si sono prodigate progressivamente. Attualmente non è affatto particolare parlare di mobilità sostenibile, mentre 30 anni fa era qualcosa di utopistico.
La mobilità sostenibile può essere intesa come quella forma di mobilità attenta all’ambiente che coniuga le esigenze delle persone con un amore totale verso il nostro pianeta.
La mobilità sostenibile quindi si declina in tutte quelle forme di mobilità che permettono di ridurre l’inquinamento e di evitare catastrofi naturali legate all’inquinamento complessivo.
Scendendo nel concreto, possiamo parlare di auto ibride ma anche auto elettriche oppure anche di monopattini elettrici e di altri mezzi che utilizzano l’elettricità o l’idrogeno per muoversi.
Pensiamo ad esempio a tutti i treni a carbone che ancora caratterizzano il nostro paese. Dovrebbero essere trasformati in elettrici o in idrogeno. Il nostro paese, infatti, possiede quasi il 40% della rete ferroviaria non in grado di essere convertita all’elettricità a causa delle difficoltà territoriali.
A causa delle strutture idrogeologiche delle nostre tratte ferroviarie è quasi impensabile posizionare i cavi elettrici in certe aree. Per questo motivo i treni a idrogeno potrebbero essere il futuro della mobilità sostenibile in tale ambito.
Auto ibride: costi e convenienza
Le auto elettriche, d’altra parte, possono essere la vera e propria svolta per la mobilità sostenibile nei primissimi anni della seconda decade del 2000. Attualmente, le auto elettriche stanno crescendo molto, ma sono ancora davvero troppo poche nella totalità del parco auto complessivo.
Inoltre, le auto elettriche dipendono ancora molto dalle infrastrutture che attualmente in Italia sono abbastanza carenti. Gli automobilisti, inoltre, sono abituati a metterci pochissimo tempo per effettuare la ricarica completa di diesel o benzina. Un discorso opposto invece è quello legato alle auto elettriche che hanno bisogno di decine e decine di minuti per effettuare una ricarica completa.
Attualmente infatti è abbastanza impensabile chiedere a un automobilista di fermarsi in piena autostrada durante le vacanze ad attendere circa un’ora o più per effettuare la ricarica della sua auto. Per questo motivo le auto ibride possono essere il giusto connubio attualmente tra mobilità sostenibile e progresso tecnologico. Sicuramente fra dieci o vent’anni le auto elettriche o anche a idrogeno saranno una quotidianità, ma attualmente c’è ancora molto da fare.
Auto ibride: le diverse tipologie
Possono essere di diversa tipologia: possiamo parlare in primis delle “piccole” mild hybrid, ovvero delle auto che permettono di avere un connubio base tra motore termico e motore elettrico.
In questo caso, il motore elettrico permette di dare la spinta iniziale e dare un aiuto continuo al motore termico. La batteria, d’altro canto, si ricaricherà nelle fasi di decelerazione ottenendo quindi una sorta di ricarica gratuita. L’obiettivo di questa tipologia di auto ibrida è quello di risparmiare carburante con una media di circa il 10-15%. Esse sono perfette quindi per tutte le persone che vivono in città e hanno necessità di spostarsi quotidianamente all’interno del tracciato urbano.
Esistono inoltre le ibride plug-in: vetture caratterizzate da un pacco batteria importante che permette di essere indipendenti dal carburante. Ovviamente stiamo parlando di un’autonomia che può essere stimata in circa 50 o 80 km attualmente.
Il mondo automobilistico delle auto plug-in opera entro questo arco chilometrico. Nel corso degli anni sicuramente ci saranno delle modifiche e delle implementazioni tecnologiche ma attualmente un’auto plug-in può essere guidata al massimo per 80 km in modalità totalmente elettrica.
Le auto plug-in possono essere caricate all’interno del pacco batteria, grazie a una spina elettrica. Quest’ultima può essere la “classica” spina di casa oppure una ricarica veloce pubblica che troviamo lungo le strade.
Le auto ibride plug-in possono essere utilizzate molto serenamente e in modo conveniente da coloro che si spostano anche per 50 o 80 km ogni giorno in città e non. Stiamo parlando delle mamme o dei papà che ogni giorno vanno a lavorare e devono coniugare anche attività dei propri figli nei momenti pomeridiani o serali.
Esistono chiaramente degli aspetti da tenere in considerazione relativamente alle auto ibride plug-in, ovvero il maggior peso complessivo dell’auto rispetto a una tradizionale auto a benzina o diesel. Il motivo è presto detto ed è da collegare alla presenza di un pacco batterie aggiuntivo che deve essere installato sulla vettura. Le auto ibride, inoltre, non sono amiche dell’autostrada poiché a una velocità costante difficilmente il pacco batterie viene ricaricato.
Car Specialist
Il mondo Automotive attualmente prevede diverse tipologie di auto ibride nella sua complessità e quasi tutte le case Automobilistiche possiedono ormai nella loro offerta auto ibride. L’elettrificazione infatti del mondo Automotive è un aspetto comune e ogni automobilista può trovare la propria auto ibrida perfetta.
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