I carburanti sintetici: cosa sono e con quale auto è possibile usarli

All’interno di questo articolo parleremo dei carburanti sintetici cercando di spiegare cosa sono nel dettaglio.

 

• Carburanti sintetici: cosa sono
• Carburanti bio: cosa sono
• Carburanti sintetici: cosa succede alle auto già circolanti?
• Car Specialist

Carburanti sintetici: cosa sono

Come primo aspetto cerchiamo di comprendere cosa siano i carburanti sintetici. Ultimamente moltissimi giornali citano queste forme di alimentazione. Nulla di troppo diverso da quello che utilizziamo quotidianamente, ma esiste una profonda e fondamentale differenza. 

 

L’accordo tra la commissione europea e la Germania, ha fatto balzare in testa alle cronache questa tipologia di carburante. La Commissione Europea si era proposta di creare uno stop nelle vendite di auto a benzina e gasolio dal 2035. L’Italia si era opposta, e molti rumors erano legati a questo cambiamento epocale. 

 

Quando si parla di carburanti sintetici, dobbiamo però aprire la distinzione tra e-Fuel e biofuel.

 

I carburanti e-Fuel sono di origine sintetica, mentre i biofuel sono di origine organica o vegetale oppure animale. Quelli di origine sintetica, ovvero gli e-Fuel, sono perfettamente idonei nell’essere utilizzata da motori a scoppio come benzina o diesel. 

 

Attenzione, però, che devono essere prodotti con energia rinnovabile, al fine di essere considerati puliti. Secondo quanto dichiarato da molti esperti del settore, questi carboidrati sono delle alternative ai combustibili fossili tradizionali, a patto chiaramente che vengano prodotti con energia rinnovabili. 

 

In questo modo, l’emissione d’inquinanti e l’effetto serra viene molto ridotto rispetto al classico petrolio. 

 

Un aspetto da considerare è però quello della necessità di avere molte energie per produrre questa tipologia di carburanti. Senza una rete infrastrutturale che realizzi questi carburanti, ci saranno delle problematiche sotto un aspetto dell’efficienza produttiva. 

 

Attualmente i costi di produzione non sono molto bassi, e questo andrà a ricadere sugli acquirenti delle auto alimentate con queste tipologie di carburanti. Tecnicamente, nel momento in cui si scrive, i carburanti sintetici e-Fuel sono prodotti da un gruppo tedesco, ad Amburgo. 

 

Secondo molte persone, però, questi carburanti non sono destinati a giocare un ruolo rilevante nel settore Automotive. Il costo attualmente è un po’ elevato purtroppo.

Carburanti bio: cosa sono

Negli stessi giorni si è parlato moltissimo dei carburanti bio, proposti in particolare da Eni e dall’Italia. Come suggerisce la parola stessa, questi carburanti derivano da materie prime di origine agricola.

 

Stiamo parlando in particolare del mais, ma anche della canna da zucchero oppure barbabietole. Anche le biomasse, ovvero scarti organici vengono utilizzate per produrre questi carburanti bio. 

 

Il beneficio dell’utilizzo di questi carburanti è la diminuzione delle emissioni di anidride carbonica. L’obiettivo di Eni è quello di triplicare, nel breve periodo, la distribuzione di questi carburanti che attualmente avviene in circa 50 stazioni di servizio. 

 

Sicuramente questo biocarburante potrebbe trovare largo spazio in Italia, ma un aspetto fondamentale deve essere ricordato. Già attualmente i biocarburanti sono inseriti all’interno dei diesel più performanti per abbattere le emissioni inquinanti globali. 

 

Il costo complessivo di un litro di biodiesel, ad esempio, è però superiore di circa 10 centesimi rispetto al diesel normale. 

 

Dove usarlo? Anche nel trasporto marittimo! In Italia viene prodotto nelle aree produttive di Gela e Marghera, ma sicuramente nel mondo molti produttori e aziende legate al mondo del benzina e diesel, stanno puntando questa nuova tecnologia.

 

Carburanti sintetici: cosa succede alle auto già circolanti?

Attualmente non si conosce bene la sorte delle auto che sono in circolazione. Da quanto si apprende, le auto che circolano attualmente con benzina o diesel non potrebbero essere alimentate dai carburanti sintetici. 

 

Chiaramente lo switch da mobilità benzina e diesel a questa tipologia di carburante, non sarà immediato. Di conseguenza la rete infrastrutturale di benzinai non vedrà una rivoluzione nel giro di pochi anni. 

 

Per questo motivo, chi acquista ora una vettura usata o nuova, non deve assolutamente porsi il problema. Il cambio totale sarà sviluppato in decenni. 

 

Coloro che acquisteranno un’auto dal 2035 in poi, potranno chiaramente gestire l’alimentazione e il rifornimento utilizzando questa tipologia di alimentazione. I costi legati al carburante potrebbero essere più elevati e non sappiamo se un domani la Commissione Europea aprirà le porte ai carburanti bio. 

 

Chiaramente il nostro auspicio è una collaborazione stretta e proficua da parte della commissione europea nei confronti delle proposte italiane. Il mercato Automotive italiano è molto florido e dipende moltissimo dalla catena di aziende che producono e lavorano all’interno di tale ambito. 

 

Sebbene il termine di vendita delle vetture con motori tradizionali sia fissato al 31 dicembre 2035, sicuramente arriveranno diverse sorprese nel corso di questi anni.

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