Ricarica aria condizionata auto
Avvicinandoci alla bella stagione, è normale effettuare la ricarica dell’aria condizionata dell’auto. All’interno di questo articolo vedremo la manutenzione dell’impianto di climatizzazione e tutte le fasi necessarie.
- Manutenzione aria condizionata auto
- Ricarica gas aria condizionata auto
- Come riconoscere aria condizionata scarica auto usate
Manutenzione aria condizionata auto
Con i primi aumenti di temperatura, subito le persone accendono l’aria climatizzata. Come ogni componente dell’auto, il condizionatore deve essere pulito e controllato periodicamente. La sanificazione del condizionatore è fondamentale, al fine di permettere una corretta e salubre permanenza in auto.
Anni fa, il climatizzatore era un optional, ma ora possiamo dire che è di serie su tutte le auto. Negli ultimi anni, infatti, è diventato un accessorio fondamentale per guidare un’auto in totale comfort. Quando guidiamo un auto con temperature elevate, è molto facile essere disattenti. Il caldo peggiora le prestazioni al volante, e nei lunghi viaggi questo può essere un problema. L’utilizzo dell’aria climatizzata, ha infatti come obiettivo quello di veder scendere il tasso di umidità.
Un aspetto importante da conoscere, che non tutte le persone sanno, è legato al fatto che l’aria climatizzata dovrebbe essere utilizzata per tutto l’anno. L’eliminazione dell’umidità ha come obiettivo l’eliminazione di tutte quelle componenti che possono essere portatrici di malesseri in auto (allergeni ad esempio, microbi, ecc…). Ecco perché accendere il climatizzatore, anche durante il periodo invernale, è molto utile al fine di eliminare l’umidità a bordo.
La manutenzione ordinaria del climatizzatore, deve essere un aspetto che ogni automobilista deve considerare. Essa prevede infatti la sostituzione del filtro antipolline e degli altri filtri che purificano l’aria utilizzata. Il consiglio è quello di sostituire i filtri ogni 15.000 km, per avere un perfetto funzionamento del climatizzatore.
Il momento migliore per effettuare il cambio del filtro è a ridosso della primavera, in quanto in estate e in primavera il sistema è maggiormente sollecitato. Esistono due tipologie di filtri che possono essere utilizzati: quelli standard, ma anche quelli ai carboni attivi. I secondi sono in grado di trattenere anche i gas nocivi e maleodoranti, al fine di diminuire la concentrazione di inquinanti nell’abitacolo.
Nell’eventualità di particolari allergie, è bene inserire anche filtri antiallergici, che abbattono gli allergeni e i batteri.
Ricarica gas aria condizionata auto
Oltre alla sostituzione del filtro, è sempre consigliato effettuare il controllo e la ricarica del gas del climatizzatore. Essa dovrebbe essere effettuata ogni 60.000 km, ma anche in questo caso, molto dipende dall’utilizzo del climatizzatore in auto.
La quantità di gas che permette al condizionatore di entrare in funzione, può infatti subire delle variazioni nel tempo. Se la quantità diminuisce, è necessaria maggiore energia per entrare in funzione, spingendo così i consumi ad aumentare. Se effettuiamo la ricarica dell’impianto di condizionamento, avremo un livello di gas ottimale all’interno del circuito.
Per effettuare la ricarica del gas di climatizzazione, il consiglio è di recarsi presso un’officina. Molti benzinai offrono questo servizio all’interno della propria gamma di servizi. Il pericolo, però, è quello di accorgersi nella fase di ricarica del gas, di ulteriori problematiche. Nell’eventualità che avessimo portato la nostra autovettura all’interno di un’officina, in questo caso saremo subito in grado di intervenire prontamente.
Come riconoscere aria condizionata scarica auto usate
Esistono ovviamente alcuni segnali che indicano la necessità di recarsi presso un’officina specializzata per la ricarica del gas.
Il primo fattore è la velocità di raffreddamento dell’abitacolo. Non appena acquistiamo un’auto nuova o un’auto usata perfettamente revisionata, il tempo di climatizzazione infatti sarà molto breve. Questo aspetto è decisamente opposto se abbiamo acquistato un’auto non da un rivenditore di fiducia, oppure da diverso tempo non effettuiamo la ricarica del gas di refrigerazione. La velocità di raffreddamento è un sintomo abbastanza eloquente della necessità di effettuare la ricarica.
Il secondo parametro da considerare, è la mancanza di emissione di aria fredda. Se infatti il sistema di climatizzazione non immette all’interno dell’abitacolo aria fredda, questo vuol dire che il sistema non è in grado di abbassare la temperatura dell’aria. Questo segnale è decisamente un indicatore importante di uno stato di gravità all’interno del circuito di climatizzazione.
Il terzo grande problema è la presenza di odori sgradevoli, non appena accendiamo l’aria climatizzata. La presenza di questi odori è legata al fatto che i filtri devono essere sostituiti, ma anche il gas non è ottimale come all’inizio del proprio ciclo di vita.
L’ultimo sintomo che deve essere riconosciuto, ovviamente, è l’impossibilità di raggiungere la temperatura desiderata. Nell’eventualità infatti che l’auto non sia in grado di portare l’aria alla temperatura desiderata, esso è l’ultimo segnale da considerare. Una precisazione doverosa, è comunque legata al fatto che tutti questi aspetti sono assolutamente risolvibili con poche e semplici operazioni. A seconda dell’operazione in essere, infatti, avremo una situazione ottimale all’interno della nostra auto.
I costi sono, infine, molto abbordabili e partono da circa €50 per un semplice rabbocco. Per interventi all’impianto, ovviamente i costi aumentano rapidamente. Ecco come una manutenzione ordinaria, evita costi aggiuntivi.